giovedì 21 giugno 2018

COSTELLAZIONE DI LE CYGNE


Il cigno è una costellazione moderna che da il nome alla versione prototipo di Eternal Sailor Moon che non era stata mai introdotta nella serie ufficiale. Eternal Sailor Moon ha le ali bianche come quelle dei cigni, e secondo gli autori doveva chiamarsi proprio cosi il suo potere "Eterno".

La Regina di Troia secondo i greci era nata da un uovo di cigni divini (Zeus e Nemesi che nella versione era una ninfa della natura) secondo la leggenda ninfa dell'uovo era Adrasteia (una delle nutrici ninfe di Giove) nella sua vera identità.

Le stelle del cigno occupano una parte del cielo attraversata dalla Via Lattea lungo l'asse maggiore della costellazione, e sullo sfondo una vasta nebulosità oscura se vista all'infrarosso.

sabato 16 giugno 2018

Chaos le origini

Si parla spesso di Caos come un vortice descritto come "una gola spalancata" piena di oscurità ed essa stessa sarebbe una divinità (per alcuni, femminile).

Viene citata da culture del profondo est, in Egitto le divinità dell'oscurità che assumevano la stessa forma (un serpente) era prettamente femminili e non maschili. In varie culture ha assunto diversi nomi sotto forma di un grande serpente come in Egitto, ed è qui che viene spiegato che il luogo del caos prende forma di serpente per impedire che qualcuno riesca a passare oltre di esso.

Assunta la forma di un drago viene considerato un drago a tutti gli effetti, pur essendo una divinità primordiale. Per l'Orfismo invece Chaos era nato da Chronos (il tempo) la dea Ananke, entrambi dovevano avvolgere tutto, qualsiasi cosa, tutto il creato, fino ai confini e la loro forma era differente da quella di Chaos, erano essi stessi un tutt'uno con il creato fino alla creazione.

Per gli Egizi la creazione invece avvenne a proposito di esso, il caos, per dividerlo alcune divinità dell'oscurità divise in coppie di maschio e femmina crearono un'isola dove il dio Thot pose e nascose il Sole che doveva essere da quel giorno condotto (motivo per cui anche il Sole divenne un dio).

Secondo la Bibbia il caos è un vasto oceano che la potenza di dio ha plasmato nella creazione. In Esiodo l'etere che si trovava al di sopra della Terra quando venne creata e divisa dal Cielo, era il Chaos che assunse ancora un'identità divina. Secondo Igino invece il Chaos venne generato come abisso senza fondo come divinità (riprendendo ancora l'esempio del mito Orfico).

Per alcune Caos divino (primordiale) e Caos oceano (drago o serpente) risultano essere due divinità che non avevano le stesse origini ma spesso e volentieri molti tendono a pensare che lo sono. Secondo Platone il demiurgo una divinità primordiale assume la forza o l'energia da un livello superiore di etere, il caos.

Sia la Caligine che il Caos sono etere al di sopra di Terra e Cielo ma se vengono considerati la stessa cosa il secondo assume l'identità di una divinità. Per Caligine si riferisce a una nebbia oscura senza forma e senza volontà propria, la sua similitudine con polvere e gas misto può richiamare un vasto luogo dell'universo.

Nella mitologia si intende un oceano immobile e senza fine, oscuro, un abisso profondo come Caos, che sulla Terra è presente come laghi profondi, mentre da una seconda analisi il turbine del Caos dalla forma di un gola spalancata buia e senza fondo si trovava al di sopra del nostro cielo, quest'ultimo e anche il primo potrebbero essere entrambi luoghi legati alla Caligine descritta da Igino.


venerdì 15 giugno 2018

Black Lady e il complesso di Elettra


L'unico richiamo al mito è la maledizione del figlio di Ermes sul nemico e sulla sua discendenza per colpa della quale Elettra perderà suo padre e si riversa su tutti quelli che gli sono accanto.

Per molti la mitologia di Elettra è quella di Chibiusa e della sua improvvisa crescita, quando ella si presenta come innamorata di suo padre e anche Elettra per vendicarsi della sua morte assieme al fratello, lo dimostra nella storia del mito.

Secondo il mito Mirtilo scaglia una maledizione che provoca l'assassinio del padre di Elettra, prima di essere ucciso da un suo rivale ed essere trasformato da Ermes (suo padre divino) nella costellazione dell'Auriga e che sostiene in mano Amaltea (divinità legata a Zeus).

Cosa centra con Black Lady e la sua vendetta non si sa, effettivamente tutti pensano che Chibiusa sia innamorata del padre, che si voglia mettere in competizione con la madre perchè un po fa a gara con Usagi nel passato!

Grazie a questo circolo di miti e leggende sulla presunta vendetta di famiglia Chibiusa è continuamente al centro della storia come un personaggio di colore rosso, che vuole vendicarsi come Eritrea, nata da Zeus e vendicatasi sulla madre per la morte del padre (ucciso dal fratello). Ma non è soprattutto per Nemesi che si ritiene una vendetta di famiglia la sua storia.

Castore uno dei dioscuri della leggenda (i gemelli per i romani) era innamorato della sua cugina Elettra, è proprio figlio di Nemesi. Da questa discendenza si potrebbe pensare come Chibiusa sia cugina di Prince Demande, figlio di una discendenza di due divinità una lunare e una divina (Phantom della Black Moon).

venerdì 8 giugno 2018

DIVINITA': Caos i quattro elementi abisso, morte e acqua


Dal libro "Acque delle creazione e della morte: testi egizi dell'acqua delle piramidi" viene descritto come il processo di rinascita si rinnovava dopo la morte, e viene spiegato cosa significavano Abisso, Acqua, Morte e Caos gli elementi che nel libro dei morti sono quelli che indicano il Caos divino.

"Nell'antico egitto il Re era identificato col Sole, i suoi poteri da soli necessitavano di un'aiuto dopo la morte, e i suoi poteri stessi dovevano rinascere.

Il Tortuoso Canale permetteva al Re di abbandonare il mondo mortale e arrivare a quello della vita rinascendo. Il Grande Lago era l'elemento rappresentato da questo processo mortale e tutti i pericoli insiti in esso. Perdersi e addentrarsi nel Grande Lago era rischioso affinchè ci si perdeva nel vuoto caos, ciò significava perdere la propria esistenza per sempre. Ciò era un passaggio verso l'inesistenza eterna. L'obbiettivo del processo era passare il Grande Lago e arrivare nella terra della salvezza, l'altra sponda. Da questo punto di vista il Grande Lago era un'essere vivo e un giudice supremo, era chiamata anche la dea del giudizio e della verità Maat.

La dea stabiliva il giudizio e la strada al ritorno verso di lei al tempo esatto come ritorno alle origini della purezza, mentre la morte che incrociava il Grande Lago era un giudice che si opponeva alla dea. Questi giudizi non dovevano solo portare alla salvezza, ma anche lasciare rivivere la vitalità che è originaria del tempo della creazione, in quanto Maat è potenza e vitalità essa stessa."

Poi approfondisce:

"L'immagine di acqua sacra viene usata anche per descrivere un luogo chiamato abisso, che riguarda i momenti in cui il divino Re passa al mondo celeste e si trova tra terra e cielo, un luogo trascendente la creazione cosmica, all'acqua che continua a fluire dalla creazione. Queste acque sono associate sia alle tenebre, all'oscurità che al caos e stanno a significare un luogo o una posizione predonimante, un luogo sacro e divino. Il Sole passa in questo luogo celeste la notte, nell'abisso, e all'alba ne esce con Khepri che lo sorregge attraverso le porte che tutti possono usare per uscirne quando sono aperte. L'abisso appare come un serpente immobile, sia buono che cattivo, allo stesso tempo si riferisce ad esso come il caos della fertilità, della rinascita e anche pericoloso. L'abisso cosi sembra una sorta di Grande Lago ma sono due luoghi diversi anche se esistono molti Grandi Laghi. Nell'abisso si recano le persone che sconfiggono la morte e raggiungono in cielo le stelle".


I sinonimi portano anche a una visione moderna di questi 4 elementi, abisso, morte, caos e acqua indicano anche la loro forma approssimativa presente in natura. L'acqua in cristallo, caos in universo, morte in tempo, abisso in distruzione.

L'acqua in cristallo viene indicata come forma dell'acqua allo stato solido, per questo è associata anche all'acqua del mare e al ghiaccio dell'Artide. Abisso e distruzione sono associati essendo sinonimi della rovina e della fine. Morte e tempo sono momenti, o per lo meno la morte è un pericolo di un determinato momento. Il caos è inerente alla volta celeste nel senso più naturale del termine all'universo, alla creazione stessa, al destino, ma anche al cielo come le tenebre.

lunedì 4 giugno 2018

APPROFONDIMENTI: Il sesso delle Sailor Starlights


Nella versione animata italiano usano due formule "sorella gemella vieni a me" e "potere stellare vieni a me" la seconda viene usata all'inzio la prima verso la fine della serie.

Seiya usa la stessa spiegazione dei sub inglesi, e quella giapponese quando spiega che hanno assunto una forma di cantanti (ma no di ragazzi maschi). Alcuni pensano che Seiya sia perfettamente maschio anche sul pianeta di origine.

Dopo anni di discorsi sul potere delle guerriere Sailor e che Sailor maschi non ne esistono mi rifaccio alla prima vignetta in cui Sailor V mostra la sua vera identità allo specchio quando Minako si guarda nel suo specchietto Crescent, per spiegare brevemente qual'è l'idea che si potrebbe usare per spiegare questa confusione di sessi tra maschio e femmina.

L'autrice ha creato solo guerriere Sailor femmina eppure anche Haruka tende ad apparire come un maschio e senza usare una seconda falsa identità (il suo nome dopotutto resta Haruka Tenoh a indicare che tutti lo conoscono come maschio) e questo fatto per chi ha letto il manga o ha visto l'anime vale lo stesso (Haruka appare con la divisa scolastica maschile in tutte le versioni).

Minako svela allo specchietto che la sua faccia è quella di Sailor V, a indicare che la guerriera Sailor si specchia nello specchio ma effettivamente è una sua reincarnazione (come tutti ribadiscono) per le Starlights e per Haruka il sesso cambia, anche se esistono le altre guerriere (Marte, Giove, Mercurio) che sono maschi non lo fanno. La spiegazione è che le Starlights e Haruka sono le guerriere del cielo, secondo la mitologia il Dio del cielo aveva la caratteristica di apparire come un paredro di se stesso sia maschio che femmina (e il nome della divinità cambiava incarnandosi in due figli). Queste divinità avevano la caratteristica del padre, ognuno una sola, ma avevano lo stesso ruolo un esempio che vale per tutti è nella mitologia egizia.

Da questo motivo si spiega come mai molte religioni indicano dei molteplici come unico Dio, e come stessa origine di esso, non è un controsenso. Le divinità che nella grecia avevano la stessa facoltà non erano Zeus e gli Olimpi (come tutti spesso credono perchè apparivano agli uomini sotto forma di animali) ma quelli che avevano un potere di creare una propria incarnazione in un'altro Dio (Zeus, non poteva creare un proprio figlio come sua incarnazione e nemmeno gli altri Olimpi, Urano probabilmente si).

Altre divinità che avevano questo presunto pseuso-potere sono tutte le divinità precedenti a Urano come Crono. Per questo motivo probabilmente Sailor Saturn non cambia forma ma si trasforma in età mascherando la sua molteplice identità in virtù di Saturno.

Usagi invece tende a cambiare l'età quando nel futuro diventerà ChibiChibi (che è la Usagi del futuro) probabilmente perchè anche lei diventerà incarnazione di Selene e no di Serenity (la figlia).

domenica 3 giugno 2018

MISTERO DEI TALISMANI: Le forme dei 3 Talismani

I tre talismani messi a paragone con i simboli egizi maggiormente usati come simbolo di reincarnazione.

Nella cultura egizia i tre talismani in Sailor Moon hanno un riferimento per la loro forma alla reincarnazione, il viaggio che un faraone poteva fare per sconfiggere il caos in un'avventura nel mondo ultraterreno (il regno dei defunti).

Per ottenere ciò usava una imbarcazione, in alcune tombe viene raffigurato in due forme, solitamente la doppia forma veniva usata da due dee, o da due corvi o due cobra che rappresentavano il Basso e Alto Egitto (l'Egitto per intero) dopo la sua unificazione.

La dea Uto che rappresentava questa unione era anche un'avvoltoio che doveva proteggere nel suo viaggio Osiride, a testimonianza di cio un cobra sulla corona dei faraoni simboleggia la dea stessa sotto forma di cobra per loro.

L'occhio che rappresenta la dea Uto, simboleggia il destino e la salute. La sua forma venne assunta come amuleto protettivo a nome del potere della Dea che proteggeva Osiride, e venne diffuso nella cultura religiosa.

Il Kephri nero a volte veniva rappresentato alato con il disco solare, esso divenne simbolo del Sole del mattino perchè l'alba era una delle tre forme di Ra che aveva assunto come disco solare (Khepri, Ra, Atum). Esso aveva il compito di proteggere nell'oltretomba il Sole e farlo sorgere al mattino spingendolo fuori dall'oltretomba. Facendo cio rinnovava la rinascita della dea del cielo Nut, inoltre alato simboleggiava il Sole mentre camminava in cielo.

sabato 2 giugno 2018

SIMBOLI DEI PIANETI: Il mistero alchemico


I simboli dei pianeti in astrologia.

I simboli derivano da quelli alchemici e indicavano inizialmente delle caratteristiche degli elementi, ad esempio il tridente di Nettuno in orizzontale era usato come simbolo del composto di metalli che veniva lavorato durante il processo nel liquido che rappresentava l'oceano e il piombo nero che ne spuntava come un'isola vulcanica appena raffreddata. Allo stesso tempo gli alchimisti usavano questi segni come simboli quelli dei segni divini e celesti, la croce erano i quattro punti cardinali e ogni linea terminava con una freccia in una direzione, il cerchio era la volta celeste.

Il simbolo di Mercurio derivava dal simbolo del bismuto che somiglia a quello di Toro, per il suo colore argento e con sfumatre color arcobaleno, il mercurio degli alchemisti aveva lo stesso segno ed era rosso.

Il simbolo di Venere era usato per il simbolo rame, rappresentava uno specchio della Dea invece in rappresentazioni antiche era un oggetto per osservare da lontano oggetti del cielo.

Il simbolo della Terra era usato per l'antimonio e la divinità egizia Geb.

Il simbolo di Marte era usato per l'emento del ferro in alchimia.

Il simbolo di Giove si riferisce alle 4 fasi (Nigredo nero, Albedo bianco, Citrinitas giallo, Rubedo rosso) dell'alchimia del lavoro alchemico e alla lettera Z. Solitamente viene indicato come simbolo dello stagno la forma del 4 ricorda quello dei metalli alcalini e quello del Borace (iodio).

Il simbolo di Saturno era la falce della morte, in alchimia questo simbolo veniva usato per l'arsenico.

Quello di Nettuno deriva da un'altro simbolo alchemico dell'antimionio, il fiore di Amon è il termine usato per questo simbolo un semimetallo che veniva lavorato per raffreddamento.

Il simbolo di Urano deriva dal simbolo della divinità solare Dio del cielo presso antiche civiltà e attribuito anche al divino Urano. In alchimia somiglia al secondo segno dell'Antimonio come Nettuno.

venerdì 1 giugno 2018

SUPERVOID: Picchi negativi nella radiazione cosmica di fondo


Il supervuoto dell'Eridano (in basso a destra) è il terzo supervuoto più grande seguito da supervuoto del gruppo locale (vicino alla Via Lattea) e il supervuoto gigante della costellazione dei Cani da Caccia.

Nel 2013 una nuova teoria ha portato a credere all'esistenza del supervuoto KBC in cui si trova la stessa Via Lattea e tutte le galassie del gruppo locale, la teoria è provata dalla scoperta delle misurazioni di Hubble in vicinanza e distanza alla Via Lattea attraverso delle misurazione delle variabili Cefeidi, le oscillazioni della radiazione cosmica di fondo e la differenza con le supernove vicine è stato possibile calcolare una enorme zona sotto maggiore forza gravitazionale presente tra le nostre galassie del gruppo locale e quelle circostanti.

Alcuni le hanno iniziate a chiamare macchie nere dell'universo in similitudine a quelle del Sole, in queste zone si troverebbero comunque galassie oscurate, o nascoste e raggruppate da maggiore gravità.

La grande zona del supervuoto della Via Lattea si trova al centro equatoriale dell'universo, quella dei Cani da Caccia nella parte dell'estremo Nord del globo. La teoria tuttora in evoluzione sui supervuoti cosmici prende in esame anche la possibilità che ci sia un errore nella misurazione delle macchine che usiamo come Hubble, e che queste zone che contengono filamenti interi di galassie non siano oscurate per ovvi motivi, la prova sarebbe nel supervuoto cosmico che contiene la Via Lattea e gli altri due che circondano il gruppo locale e che potrebbero interagire anche tra di loro.

La teoria degli universi paralleli invece vorrebbe che l'esistenza di una macchia nell'emisfero Sud corrisponde a una presente in quello superiore, questo legame apparente proverebbe che un secondo universo è legato a quello che finisce sul suo limite.

Secondo una nuova teoria le macchie negative e fredde sulla sfera celeste sono la prova dell'evoluzione dell'universo primordiale, che è cambiato rispetto a quello che oggi possiamo osservare.