Dal libro "Acque delle creazione e della morte: testi egizi dell'acqua delle piramidi" viene descritto come il processo di rinascita si rinnovava dopo la morte, e viene spiegato cosa significavano Abisso, Acqua, Morte e Caos gli elementi che nel libro dei morti sono quelli che indicano il Caos divino.
"Nell'antico egitto il Re era identificato col Sole, i suoi poteri da soli necessitavano di un'aiuto dopo la morte, e i suoi poteri stessi dovevano rinascere.
Il Tortuoso Canale permetteva al Re di abbandonare il mondo mortale e arrivare a quello della vita rinascendo. Il Grande Lago era l'elemento rappresentato da questo processo mortale e tutti i pericoli insiti in esso. Perdersi e addentrarsi nel Grande Lago era rischioso affinchè ci si perdeva nel vuoto caos, ciò significava perdere la propria esistenza per sempre. Ciò era un passaggio verso l'inesistenza eterna. L'obbiettivo del processo era passare il Grande Lago e arrivare nella terra della salvezza, l'altra sponda. Da questo punto di vista il Grande Lago era un'essere vivo e un giudice supremo, era chiamata anche la dea del giudizio e della verità Maat.
La dea stabiliva il giudizio e la strada al ritorno verso di lei al tempo esatto come ritorno alle origini della purezza, mentre la morte che incrociava il Grande Lago era un giudice che si opponeva alla dea. Questi giudizi non dovevano solo portare alla salvezza, ma anche lasciare rivivere la vitalità che è originaria del tempo della creazione, in quanto Maat è potenza e vitalità essa stessa."
Poi approfondisce:
"L'immagine di acqua sacra viene usata anche per descrivere un luogo chiamato abisso, che riguarda i momenti in cui il divino Re passa al mondo celeste e si trova tra terra e cielo, un luogo trascendente la creazione cosmica, all'acqua che continua a fluire dalla creazione. Queste acque sono associate sia alle tenebre, all'oscurità che al caos e stanno a significare un luogo o una posizione predonimante, un luogo sacro e divino. Il Sole passa in questo luogo celeste la notte, nell'abisso, e all'alba ne esce con Khepri che lo sorregge attraverso le porte che tutti possono usare per uscirne quando sono aperte. L'abisso appare come un serpente immobile, sia buono che cattivo, allo stesso tempo si riferisce ad esso come il caos della fertilità, della rinascita e anche pericoloso. L'abisso cosi sembra una sorta di Grande Lago ma sono due luoghi diversi anche se esistono molti Grandi Laghi. Nell'abisso si recano le persone che sconfiggono la morte e raggiungono in cielo le stelle".
I sinonimi portano anche a una visione moderna di questi 4
elementi, abisso, morte, caos e acqua indicano anche la loro forma
approssimativa presente in natura. L'acqua in cristallo, caos in
universo, morte in tempo, abisso in distruzione.
L'acqua in cristallo viene indicata come forma dell'acqua allo stato solido, per questo è associata anche all'acqua del mare e al ghiaccio dell'Artide. Abisso e distruzione sono associati essendo sinonimi della rovina e della fine. Morte e tempo sono momenti, o per lo meno la morte è un pericolo di un determinato momento. Il caos è inerente alla volta celeste nel senso più naturale del termine all'universo, alla creazione stessa, al destino, ma anche al cielo come le tenebre.
L'acqua in cristallo viene indicata come forma dell'acqua allo stato solido, per questo è associata anche all'acqua del mare e al ghiaccio dell'Artide. Abisso e distruzione sono associati essendo sinonimi della rovina e della fine. Morte e tempo sono momenti, o per lo meno la morte è un pericolo di un determinato momento. Il caos è inerente alla volta celeste nel senso più naturale del termine all'universo, alla creazione stessa, al destino, ma anche al cielo come le tenebre.
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