Il supervuoto dell'Eridano (in basso a destra) è il terzo supervuoto più grande seguito da supervuoto del gruppo locale (vicino alla Via Lattea) e il supervuoto gigante della costellazione dei Cani da Caccia.
Nel 2013 una nuova teoria ha portato a credere all'esistenza del supervuoto KBC in cui si trova la stessa Via Lattea e tutte le galassie del gruppo locale, la teoria è provata dalla scoperta delle misurazioni di Hubble in vicinanza e distanza alla Via Lattea attraverso delle misurazione delle variabili Cefeidi, le oscillazioni della radiazione cosmica di fondo e la differenza con le supernove vicine è stato possibile calcolare una enorme zona sotto maggiore forza gravitazionale presente tra le nostre galassie del gruppo locale e quelle circostanti.
Alcuni le hanno iniziate a chiamare macchie nere dell'universo in similitudine a quelle del Sole, in queste zone si troverebbero comunque galassie oscurate, o nascoste e raggruppate da maggiore gravità.
La grande zona del supervuoto della Via Lattea si trova al centro equatoriale dell'universo, quella dei Cani da Caccia nella parte dell'estremo Nord del globo. La teoria tuttora in evoluzione sui supervuoti cosmici prende in esame anche la possibilità che ci sia un errore nella misurazione delle macchine che usiamo come Hubble, e che queste zone che contengono filamenti interi di galassie non siano oscurate per ovvi motivi, la prova sarebbe nel supervuoto cosmico che contiene la Via Lattea e gli altri due che circondano il gruppo locale e che potrebbero interagire anche tra di loro.
La teoria degli universi paralleli invece vorrebbe che l'esistenza di una macchia nell'emisfero Sud corrisponde a una presente in quello superiore, questo legame apparente proverebbe che un secondo universo è legato a quello che finisce sul suo limite.
Secondo una nuova teoria le macchie negative e fredde sulla sfera celeste sono la prova dell'evoluzione dell'universo primordiale, che è cambiato rispetto a quello che oggi possiamo osservare.
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